giovedì 12 giugno 2014

Toponomastica - Convegno di Trento "Genius Loci" - novembre 2004

Convegno di Trento
Relazione di Natale Rauty
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Un archivio informatico dei toponimi pistoiesi tratti dalle carte del Diplomatico dei secoli VIII-XII

Da quando, su invito e sollecitazione del prof. Mastrelli, la ultracentenaria Società pistoiese di storia patria ha cominciato ad interessarsi di toponomastica, ha ritenuto opportuno integrare i dati raccolti sul campo con quelli forniti dalla documentazione antica, al fine di approfondire, attraverso il confronto diacronico dei toponimi, l'evoluzione, l'immagine, la storia stessa di un territorio.
Sulla base di questo orientamento, in occasione di un convegno su Toponomastica e topografia storica, tenuto a Pistoia nel 1988, proposi per la prima volta un sistema di schedatura informatica dei toponimi del comitatus Pistoriensis anteriore all'età comunale. La proposta fu poi ripresa dall'Associazione per le Società storiche toscane, che pubblicò nel 1990 la Proposta metodologica per una ricerca di toponomastica e topografia storica. Il primo campione di archivio informatico, che aveva lo scopo di consentire una rapida ed articolata ricerca d'informazioni attraverso i dati forniti dalle pergamene dei fondi pistoiesi, fu utilizzato per aggiungere un'appendice storica al volume di Toponomastica della valle della Bure (uscito nel 1999) consentendo un utile confronto tra i toponimi medievali e quelli raccolti sul campo. Con i referti dello stesso archivio fu possibile anche ricostruire una cartografia storica della distribuzione delle cultura delle vite nel territorio pistoiese dal secolo VIII al secolo XI, come vedremo meglio in seguito.
In occasione di questo convegno, l'archivio informatico è stato revisionato ed integrato con l'inserimento di altri dati estratti da fondi archivistici ancora non utilizzati. In particolare è stato effettuato lo spoglio di tutte le pergamene disponibili nel Diplomatico pistoiese fino a tutto il secolo XI, relative cioè all'età precomunale, utilizzando le edizioni disponibili, ma completando anche l'indagine diretta per i fondi archivistici ancora inediti (San Bartolomeo, Città di Pistoia, Olivetani, Abbazia di Fontana Taona). Per il XII secolo, invece, sono stati utilizzati sono solo i documenti editi dei due fondi più importanti: Capitolo della cattedrale e Vescovado. Così, mentre per l'alto Medioevo e l'età precomunale, fino all'anno 1100, l'archivio è completo, per il secolo XII comprende all'incirca il 50 per cento dei dati disponibili.

Per l'archiviazione dei dati fu utilizzato, nel 1988, un vecchio programma Lotus, trasferito poi in Microsoft Excel, che presenta il vantaggio di organizzare tutti gli elementi raccolti in un sistema tabellare, facilmente controllabile e con la possibilità di ordinamento secondo i più diversi criteri (alfabetico, cronologico, tipologico etc.). Se particolari esigenze lo richiedessero, sarebbe possibile trasferire l'archivio in un normale Data base, adatto ad un sistema di archiviazione a schede piuttosto che a tabella.

Passo ora a precisare rapidamente i criteri seguiti per l'inserimento dei dati nelle dieci colonne della tabella.
Colonna 1: data del documento
Colonna 2: fonte archivistica per i toponimi antichi, carta topografica per i toponimi attuali
Colonna 3: tradizione del documento esaminato: originale (A), copia autentica (B), copia semplice (C), falso (F)
Colonna 4: coordinate geografiche del toponimo attuale con riferimento al quadrato chilometrico delle tavolette dell'IGM (individuato, come d'uso, da un numero di 4 cifre)
Colonna 5: il toponimo nella forma registrata dal documento medievale (toponimo 1), con eventuale riduzione alla forma nominativa
Colonna 6: è inserito un codice (da 10 a 60) relativo ai toponimi riportati nella colonna successiva con carattere neretto, che sarà in seguito meglio specificato
Colonna 7: forma attuale del toponimo, se nota; oppure forma più frequente o più corretta per i toponimi scomparsi; i toponimi usati come riferimento, con le indicazioni topografiche, sono segnati con carattere neretto
Colonna 8: la qualifica o 'indicatore geografico del toponimo, quale risulta dal documento (casa, chiesa, pieve, castello, corso d'acqua)
Colonna 9: Il contesto del documento entro il quale il toponimo è riportato
Colonna 10: I riferimenti alle zone entro le quali sono stati indivuati i toponimi contrassegnati dal codice 50

In realtà secondo il programma operativo la ricerca dovrebbe essere suddivisa in periodi cronologicamente distinti, il primo riferito all'età altomedievale e precomunale, dal secolo VIII fino a tutto l'XI secolo, il secondo all'età comunale, individuata per buona parte del territorio toscano dagli inizi del secolo XII, fino al 1427, anno della redazione del grande Catasto fiorentino, fonte di capitale importanza. Per i periodi successivi la massa d'informazioni è tale che richiede un diverso metodo di scelta e di organizzazione dei dati.
Nell'archivio che si presenta a questo convegno sono stati archiviati 2585 referti tratti dalle pergamene dei secoli VIII-XII, così distribuiti:

secolo VIII                                     referti    36
secolo IX                                                    35
secolo X                                                    175
secolo XI                                                 1002
                                                             ———
totale per i secoli VIII-XI                            1248
secolo XII                                                 1337
                                                            ———
                                       in tutto               2585

I toponimi di riferimento sono 582, tutti trascritti con carattere grassetto e contrassegnati da un codice numerico, da 10 a 60, e precisamente:

10:
toponimo presente delle tavolette dell'Istituto Geografico Militare nella stessa forma registrata dal documento, salvo varianti fonetiche o di scrittura,
toponimi 174
20
toponimo conservato nella stessa forma del documento, ma riscontrato solo in carte topografiche a scala maggiore (1:10.000)
toponimi 31
30
toponimo scomparso, ma corrispondente ad un diverso toponimo attuale (indicato con il codice 40)
toponimi 57
40
toponimo attuale corrispondente ad un diverso toponimo antico (indicato con il codice 30
toponimi 42
50
toponimo scomparso, ma localizzato nella zona circostante ad altro toponimo conosciuto (contrassegnato col codice @)
toponimi 177
60
toponimo non localizzato
toponimi 101


Tra i tanti ordinamenti possibili, si presenta qui l'archivio secondo l'ordine alfabetico del toponimo 2 (cioè del toponimo attuale), che permette una più immediata ricerca, ma è possibile anche l'ordinamento cronologico, per fondi archivistici, per le singole tavolette dell'IGM, per le qualifiche dei toponimi. Qualunque sia il tipo di ordinamento è possibile estrarre una scheda che risponde a particolari richieste d'informazioni. Se ne propongono alcuni esempi.